Si Perde Molto
La Via dei Poeti
Ritorno alla Macchina
E’ o non è la mia Dama ?
Sogni Assurdi
Per Franco
Ormai è il 19/11/07
Scrivo queste parole ad un lume poco più forte di una candela (e col gatto che cammina davanti alla lampada fa ancora meno luce).
Scrivo in questo stato perché, spero e credo, che possa in qualche modo caricare le mie parole di effetto e veracità, visto che sono stato accusato di parlare per frasi fatte.
La mia gatta fa le fusa invitandomi a spegnere la luce e a dormire ma anche se è quasi l’una e tra 5 ore devo alzarmi per lavorare, voglio usare un po’ di tempo per una persona a cui tengo.
Sono appena tornato da una serata film a casa di Franco, sarebbe stata come al solito, bella e tranquilla, se nel concludersi, Franco non avesse ricevuto l’ennesimo colpo al cuore dalla sua tormentatrice dal cuore di cristallo (swarowsky). Mi dispiace vedere Franco ridotto in quello stato sofferente. Lui che è sempre il trascinatore, con le battute pronte a risollevare l’allegria, tingendo le serate più uggiose di “verdino”. Ammetto che negli ultimi tempi ci siamo un po’ persi di vista ma prima di ogni cosa lui è Franco, fa parte del trittico della compagnia e gli sono estremamente affezionato, per questo mi dispiace vederlo così e mi piacerebbe che si mettesse il cuore in pace per questa donna che gli ha incrinato il cuore.
Quando dico che lei non lo merita non voglio dire una banalità ma un dato di fatto.
Non conosco nessuno che meglio di Franco potrebbe rendere felice una ragazza di cui è davvero innamorato, come in questo caso.
Lui è bravo a trattare con le donne.
Lui non s’incazza mai (tranne se esasperato) ed ha una parola di riguardo ( o d’insulto) per tutti perché è sincero e anche se è una cazzata lui te la dice.
Lui è spiritoso e porta il sorriso con i suoi modi di fare genuini: sempre scherzoso e giocherellone.
Lui è comprensivo, tranne con i gescaioli, ed ha un gran spirito di sacrificio di cui quest’arpia abusa, divorandogli il cuore a piccoli brandelli con frecciatine che riaccendono il fuoco della speranza ch’ella ritorni e capisca che lui è l’uomo, l’uomo perfetto.
“Passato”
Anche da questi semplici esempi possiamo convenire come ci si riferisca al passato intendendolo, il più delle volte, come qualcosa che passa; che scorre; come un fiume che dalla fonte della nascita e lungo tutto il cammino della vita raccoglie esperienze e "pesi", fisici o psicologici (fatica, sofferenza, ecc.), e li trasporta e deposita nel letto dell’inconscio.
Questi detriti possono anche rimanere sul fondo per l’eternità e non ritornare mai a galla. Può invece succedere che le correnti delle forti emozioni smuovano dalle profondità dell’inconscio queste esperienze, pensieri, riflessioni o idee che siano e le trasportino più avanti nella vita; ritornando così a influenzare la mente conscia dell’individuo. Questo è il caso di altri modi di dire come: il passato ritorna, subire il passato, vivere nel passato.
Immaginiamo di porre una diga sul percorso di questo fiume, qualcosa di tremendamente solido come un forte trauma emozionale, uno shock; bloccheremmo il corso del fiume a quel punto della vita dell’individuo che si ritroverà in una situazione di stagnante inquietudine. ogni nuova esperienza e forte emozione smuoveranno i vecchi sedimenti: mischiandosi ad essi in un continuo risalire nel bacino formatosi.
A livello conscio l’individuo sarà tediato da un continuo fluire di pensieri, nascosto dietro un apparente facciata apatica: pensieri ed idee anche contrastanti si manifestano nella sua coscienza in un continuo e coatico variare di modi di fare e di pensare.
La Mistica Ballata
Fate, danzano ancora nel mio sogno di fugace bellezza,luci di fiori e colori di ventoricordi di balli lontaninella memoria e nel tempoallegorie dell’amore sperato e incertobrandello della mia animadi William Bonacina
Dormiveglia in una Notte di Mezza Estate
Cronache di un Interail
Giorno I°
Sto viaggiando verso Ventimiglia.
Ho appena raggiunto la stazione di Monaco/Monte-Carlo credo che solo per quello che vedo dalla stazione, ultra moderna spettacolare, sia abbastanza da fare da indicatore la ricchezza di questo principato. Chissà quanti incassi solo per il casinò.
Poco prima il treno si è fermato a Mentone… e nel mio inconscio sono riaffiorati molti ricordi belli, tristi e malinconici; questo è il paese in cui annualmente il mio primo amore Martina viene in villeggiatura… Ah quante immagini mi tornano davanti agli occhi mentre osservo sognante il mare blu illuminato da questo bel sole splendente, ripensando a quelle acque che hanno bagnato e ospitato la mia amata… che tedio… che amarezza… dovrò cercare di lasciarmi alle spalle questi ricordi. Qui è un continuo alternarsi di sprazzi di mare e gallerie tant’è che non faccio in tempo ad ammirare le celesti onde della costa azzurra che una parete oscura mi occlude la vista.
Mi perdo ad osservare i tetti: arroccati sui rilievi che si gettano progressivamente sulle spiagge affollate della riviera e da lì alle navi che affollano i golfi non è che un battito di ciglia.
Ho dato un’occhiata alla guida della Francia meridionale datami da Carla e pare che Marsiglia sia un ottimo luogo per fermarmi … sembrano esserci abbastanza cose per affollare un pomeriggio e la serata.
***
Intanto altro che un’ora e venti da Ventimiglia a Marsiglia son partito alle 10.20 e son arrivato alle 13.30 passata, questo significa che il tabellone elettronico di Ventimiglia è sguarato. Va beh il viaggio è passato discretamente in fretta correndo prima lungo la costa e poi curvando verso l’entroterra, aggirando filari di colline che con i loro profili sinuosi e i loro manti boschivi mi rievocano i rilievi della mia valle. Durante il viaggio niente di particolare a parte che ho quasi ucciso una passeggera francese mentre sistemavo lo zaino nel porta bagagli del vagone. Mentre sollevavo lo zaino ho perso l’equilibrio e il macigno che mi trascinerò sulle spalle stava per cadere addosso alla mai vicina di sedile. Con uno sforzo sono riuscito a lanciare la cartella sul porta bagagli e a rimanere in equilibrio. Prima di risedermi, imbarazzato, mi sono scusato con la signora che ha accettato il mio dispiacere con ovvia comprensione.
Verso dieci alle due sono arrivato alla stazione di Marsiglia St. Charles, una veloce capatina al centro turistico per procurarmi cartina e guida e poi via alla visita della città.
***
Il Campanile di Notre-dame de la Gare ha appena annunciato che sono giunte le cinque. Questa bella cattedrale si trova su di un rilievo , il punto più alto della città (che fatica arrivarci)… da qui però si gode un’ottima vista su tutta la città e sul mare che è stupendo visto da quassù: il sole trasforma le acque in uno specchio lucido splendente mentre le tre isole davanti al golfo marsigliese si stagliano come sassi scuri ed irregolari in un enorme pozzanghera salata.
La zona del porto è veramente un luogo interessante… sono stato a "Fort San Nichols" e a visitare una chiesa particolare, sull’altra sponda del Vieux Port, che aveva attratto la mia attenzione fin dal mio arrivo nel porto vecchio.
Il Gioco delle 7 pieghe
1) De Luigi e Gegia Scoregia partecipano al Grand’Angolo dentro ad un pozzo. Arriva Giobbe Covatta e dice: "Vuoi Eliminare Bando Ciancia ?" e loro rispondono "Ma Sei scemo ?!"
2) Carlo il Pisciascope e la Dama con l’ermellino saltellano sui Pirenei nel baule di una 500. Arriva Suor Germana che dice: "Giochiamo a Carte ?" e loro rispondono: "Fatti curare le emorroidi prima di fare il bagno!"
3) Gianni e Gina Lollobrigida preparano i tortellini in una galassia parallela al mio impeto anale. Arriva TripleH e dice: "Non si può fumare! si può solo bere e vomitare!" sentito ciò essi rispondono: "Forcò! mettitelo nel culo!"
4) Alessandro Magno e Zia Assunta sterminano la popolazione di pidocchi della cappella dello Zio Tom a Casablanca. Arriva Anselmo ed esclama: "Ciao bella Sciàcciona!" e Anselmo dice: "Che cos’avrà voluto dire ?!"
5) Don Rodrigo e Anna Cadelano ritornano dalla battaglia di Poitier e arrivano alla bettola dello scroto danzante; esce Peppino di Capri e dice: "Scrotobomb!!" e loro: "Hola Torero!"
6) Erasmo da Rotterdam e Giovanna pisciano in piedi nel cesto della biancheria. Arriva il Mago Forrest con un leprotto sordomuto e dice: "Adesso mi ricordo cosa devo dire!" e loro: "Spegni ste cazzo di luci!"
7) Jacopo detto popi-popi e la figlia del Baffo Moretti si sbevazzano una sangria nel labirinto di Cnosso. Arriva un Crucco e dice: "Cosa devo dire ?" e loro esclamano seccati "Ma Vaffanculo!"
Trip
Da fuori un bimbo grida la sua voglia di esserci… di vivere… di esistere… la mia mente viaggia sulle note di una musica triste e mielata… viaggia e pensa… pensa e si angoscia… i dubbi… l’ottusità dei dogmi… degli inevitabili archetipi… imposti dalla cultura e dalla controcultura… quadro che cola davanti a chi vi è impresso… momenti fissi… anime in movimento… tutto si mescola… il mio cervello chiede pietà… l’altro lato lo spaventa più di questo… reprimere… reprimersi… esplodere… esplodersi… implodere…. E svanire nel nulla… pace… assoluto… infinto… lacrime su un finestrino di un’auto in marcia verso il nulla… il solito giro… banale consumo di tempo… ”che vorresti ?”… che ne so… partire domani… fuori dalle palle… “perché non vai e lo fai ?”…paura… che altro ? paura di affrontare le cose da solo… se almeno ci fosse qualcuna… “sei il solito… non vali ciò che credono…” lo so… “non sei meglio dei tanto da te detestati e detti “normali” ma io l’ho dimostrato… “quando ?” … “Quando accetti le cose che non ti vanno giù ? quando distogli lo sguardo dai diversi ? le tue son tutte storie per beare il tuo egoismo… il tuo fanciullesco vizio…”
non è vero… “Perché neghi… ?”
…Io non sono meno di quanto sono e sicuramente qualcosa di più…
Americani Purosangue
Tempi Moderni
Gmork: "Grande Guerriero, combatti il Nulla allora"
tratto da "La Storia Infinita"